1. Criteri di esclusione per la concessione di crediti
Nell’attività dei crediti per grandi clienti e dei crediti consorziali, dal 2021 la BCG svolge, nell’ambito della propria politica per la concessione dei crediti e della propria verifica annuale, una verifica diretta e sistematica dei rischi sociali e ambientali. In linea di principio, le imprese attive in settori controversi e/o che adottano pratiche commerciali dannose non ricevono alcun credito dalla BCG. In questo campo di attività la Banca applica i seguenti criteri di esclusione:
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Esclusione dei settori economici controversi: La BCG esclude i crediti alle imprese coinvolte nella produzione di armi controverse. Sono inoltre fissate soglie percentuali per le imprese che realizzano una determinata parte del loro fatturato con armi convenzionali (soglia ≥ 15%), tabacco (15%), estrazione del carbone (≥ 5%), produzione di elettricità da centrali a carbone (≥ 15%), petrolio e gas non convenzionali (≥ 5%), pornografia (≥ 5%) o gioco d’azzardo
2 (≥ 20%). Se il fatturato di un’impresa derivante da queste attività supera le soglie indicate, in linea di principio l’impresa non riceve alcun credito. Allo stesso modo non vengono concessi crediti alle imprese con riserve di carbone per centrali elettriche superiori a 1 miliardo di tonnellate.
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Esclusione di pratiche commerciali controverse: Se un’impresa viola le convenzioni o gli standard ONU vigenti (es. diritti umani, corruzione), non riceve alcun credito finché non soddisfa nuovamente gli standard internazionali. Il criterio di valutazione è costituito dalle cosiddette «red flag» di MSCI, una delle maggiori agenzie di rating ESG al mondo. Una «red flag» di MSCI indica che l’azienda è coinvolta in una o più controversie molto gravi relative alle sue pratiche commerciali.
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Esclusione di ESG laggard: Un altro criterio per la concessione di crediti è l’esclusione delle imprese con rischi ESG molto elevati. A tal fine la banca si basa sui rating ESG di MSCI. Le imprese valutate da MSCI con un rating ESG di CCC o B vengono definite «laggard» (ritardatarie) e in linea di principio sono escluse dalla concessione di crediti della Banca Cantonale Grigione.
Nell’ambito dell’attività ipotecaria e per le PMI, fortemente orientata al Cantone dei Grigioni, la Banca non applica ancora criteri di esclusione vincolanti nell’intera attività di finanziamento.
1 Si applica un limite di tolleranza dell’1% dei limiti complessivi per il prestito alla clientela.
2 Non sono escluse le imprese dotate di una concessione dalla Confederazione svizzera.
2. Criteri di esclusione nell’attività d’investimento
Conduzione aziendale responsabile e trasparenza sono essenziali per la BCG. Di conseguenza, gli investimenti sostenibili esigono la dismissione delle attività controverse che non soddisfano i requisiti minimi (divestment).
Tenendo conto dei fattori ESG, dalla selezione di azioni e obbligazioni (investimenti diretti) la banca esclude determinati settori o società le cui pratiche e attività commerciali violano norme e valori predefiniti o che presentano una valutazione del rischio elevata. A tal fine la BCG applica i seguenti criteri di esclusione:
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Esclusione dei settori economici controversi: La BCG non investe in imprese coinvolte nella produzione di armi controverse. Sono inoltre fissate soglie percentuali per le imprese che conseguono una determinata parte delle loro entrate da armi convenzionali (soglia ≥ 5%), tabacco
1 (≥ 5%), estrazione di carbone (≥ 5%), produzione di elettricità da centrali a carbone (≥ 5%), petrolio e gas non convenzionali (≥ 5%), pornografia (≥ 5%) o gioco d’azzardo (≥ 5%). Se il fatturato di un’impresa derivante da queste attività supera le soglie indicate, l’impresa viene esclusa dall’universo d’investimento della banca. Sono escluse anche le imprese con riserve di carbone superiori a 1 miliardo di tonnellate.
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Esclusione di pratiche commerciali controverse: Se un’impresa viola le convenzioni o gli standard ONU vigenti (es. diritti umani, corruzione), viene esclusa dall’universo d’investimento della banca finché non soddisfa gli standard internazionali. Il criterio di valutazione è costituito dalle cosiddette «red flag» di MSCI, una delle maggiori agenzie di rating ESG al mondo. Una «red flag» di MSCI indica che l’azienda è coinvolta in una o più controversie molto gravi relative alle sue pratiche commerciali.
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Esclusione di ESG laggard: Nell’ottica di un approccio di screening positivo non vengono inclusi nell’universo d’investimento della BCG gli investimenti diretti che MSCI classifica come «laggard» (ritardatari). Le imprese laggard sono imprese che hanno ottenuto un rating ESG B o CCC da MSCI e che sono in ritardo rispetto al proprio settore economico perché sono fortemente esposte a rischi ESG significativi e non hanno compiuto sforzi adeguati per contenerli.
Nell’ambito della propria consulenza, la banca non raccomanda l’acquisto di azioni e obbligazioni di tali aziende e Stati. Tali aziende e Stati sono inoltre esclusi da tutti i fondi obbligazionari, obbligazionari convertibili e azionari della Banca Cantonale Grigione.
Nell’ambito della gestione patrimoniale, della consulenza in materia di investimenti e dei fondi strategici e di previdenza della BCG, oltre ai fondi obbligazionari, obbligazionari convertibili e azionari propri sono impiegati anche fondi di terzi. Per i fondi di fornitori terzi non si applicano i criteri di esclusione della BCG per gli investimenti diretti.
Maggiori informazioni sull’approccio alla sostenibilità della BCG nell’attività di investimento sono disponibili su
gkb.ch/investimenti-sostenibilita e nel flyer
«Criteri di esclusione BCG per gli investimenti diretti».
1 Per i produttori di tabacco si applica una soglia di fatturato dello 0%.