Nachhaltigkeit

Successo sostenibile del vostro investimento. La nostra filosofia di investimento.

Il modo grigionese di investire.

In quanto partner responsabile e affidabile, nell’attività di investimento ci impegniamo a favore della sostenibilità. Una parte essenziale del nostro piano per lo sviluppo sostenibile è l’integrazione di aspetti economici, ecologici e sociali nel processo di investimento. Implementiamo il nostro approccio alla sostenibilità in tutte le soluzioni di investimento BCG e promuoviamo così la sostenibilità nell’attività di investimento.

 

I vostri vantaggi


  • Positivo contributo economico, ecologico e sociale

  • Rischio inferiore

  • Performance sostenibile

  • Responsabile – affidabile – moderno - semplice

 

 

 

  • Approccio alla sostenibilità
  • Affiliazioni
  • Active Ownership
  • Adesioni e iniziative
  • Criteri ESG
  • Rischi e opportunità ESG
  • Rating ESG
  • Fornitore di dati ESG
  • SFDR - Sustainable Finance Disclosure Regulation

La BCG è convinta che l’efficace integrazione di informazioni ESG nell’analisi finanziaria tradizionale possa, nel corso del tempo, ridurre i rischi di investimento e migliorare i risultati degli investimenti. I fattori di sostenibilità possono essere un indicatore del vantaggio competitivo di un’impresa e incidere sulle ipotesi a lungo termine degli analisti finanziari.

Nella valutazione dei rischi e delle opportunità della sostenibilità, la BCG tiene conto sia di standard e condizioni quadro riconosciuti a livello internazionale sia dello stato attuale delle conoscenze, risultanti dalle pubblicazioni scientifiche rilevanti. La BCG dispone di propri esperti in materia di sostenibilità e, se necessario, si avvale di esperti esterni, come ad esempio il fornitore di rating ESG, MSCI ESG.

L’approccio alla sostenibilità della BCG si ispira ai sei principi PRI dell’ONU per gli investimenti responsabili e agli standard internazionali, in particolare ai principi Global Compact dell’ONU, alle norme fondamentali sul lavoro ILO e alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Anche gli obiettivi globali, come l’Accordo di Parigi sulla protezione del clima, fungono da linee guida e servono per definire le priorità della strategia di investimento.

L’approccio della BCG per l’integrazione di ESG nell’analisi degli investimenti e nei processi decisionali comprende cinque aree tematiche:

  • 1) Esclusione di attività e pratiche controverse (criteri di esclusione)

  • 2) Esclusione delle imprese con rischi ESG elevati (criteri di esclusione)

  • 3) Valutazione e gestione dei rischi e delle opportunità ESG (integrazione ESG e investimenti tematici)

  • 4) Impegno per ottenere effetti positivi e incrementi di valore (Active Ownership)

  • 5) Monitoraggio dei rischi ESG e reporting clienti ESG

 

La gestione d’impresa responsabile e la trasparenza sono essenziali per noi. Di conseguenza, gli investimenti sostenibili esigono la dismissione delle attività controverse che non soddisfano questi requisiti (divestment).

Tenendo conto dei fattori ESG, per la selezione di azioni e obbligazioni (investimenti diretti) escludiamo gli emittenti le cui attività contrastano con norme e valori predefiniti. Questo vale per le aziende che,

  • violano il Global Compact dell’ONU
  • sono coinvolte in controversie ESG particolarmente gravi,
  • producono e/o commercializzano armi proscritte,
  • armi convenzionali (quota di fatturato ≥ 5%)
  • estrazione di carbone termico (quota di fatturato ≥ 5%)
  • riserve di carbone termico (> 1 mld. tonnellate)$
  • elettricità da carbone termico (quota di fatturato ≥ 5%)
  • petrolio e gas non convenzionali (quota di fatturato ≥ 5%)
  • gioco d’azzardo (quota di fatturato ≥ 5%)
  • pornografia (quota di fatturato ≥ 5%)
  • tabacco (quota di fatturato ≥ 5%)
  • ritardatari ESG (laggard)
 
Nell’ambito della nostra consulenza, non raccomandiamo l’acquisto di azioni e obbligazioni di tali aziende e Stati. Tali aziende e Stati sono inoltre esclusi da tutti i fondi obbligazionari, obbligazionari convertibili e azionari della Banca Cantonale Grigione.
 
Nell’ambito della gestione patrimoniale, della consulenza in materia di investimenti e dei fondi strategici e di previdenza della BCG, oltre ai fondi obbligazionari, obbligazionari convertibili e azionari propri sono impiegati anche fondi di terzi. Per i prodotti di terzi si applicano per analogia i criteri di esclusione, tuttavia alcune deviazioni sono inevitabili.

La BCG si considera un gestore patrimoniale orientato al lungo periodo. In questo ruolo adempie l’obbligo fiduciario di prendere decisioni d’investimento che siano nell’interesse della clientela e massimizzino il valore degli investimenti. In quanto investitore responsabile, per la BCG ciò significa esercitare i diritti di voto nel miglior interesse della propria clientela e collaborare direttamente con aziende ed emittenti statali.

In qualità di asset manager attivo, la BCG è convinta che la considerazione degli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) possa aiutare a prendere decisioni di investimento a lungo termine migliori per la propria clientela. La banca sfrutta il potere degli investitori per innescare cambiamenti positivi. È dimostrato che l’interazione con le imprese ha un forte influsso sulla politica aziendale in termini di miglioramento dei criteri ESG specifici dell’azienda.

L’Active Ownership (proprietà attiva) si suddivide generalmente in due ambiti tematici – engagement ed esercizio del diritto di voto – entrambi ugualmente importanti e interdipendenti.

Attualmente la BCG, con i propri fondi azionari e obbligazionari, attua l’engagement direttamente attraverso l’interazione con singole aziende e indirettamente attraverso un dialogo attivo con gli asset manager, i cui fondi vengono impiegati attivamente dalla BCG nella propria strategia di investimento a favore della clientela. Inoltre la BCG si impegna affinché la direzione del fondo eserciti i diritti di voto nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Nel 2022, nel quadro del previsto ampliamento dell’approccio alla sostenibilità BCG attraverso una strategia climatica decisa, la BCG perfezionerà a sua volta il proprio approccio di Active Ownership, trasformandolo in una Active Ownership Policy.

La partecipazione a diverse organizzazioni e l’orientamento a iniziative e standard fanno parte dei fondamenti dell’operato sostenibile della BCG.

La BCG si impegna a favore di investimenti sostenibili. Per questo motivo la banca ha sottoscritto gli UN Principles for Responsible Investment (UN PRI) e l’UN Global Compact con i 17 SDG e aderisce a Swiss Sustainable Finance (SSF) e Asset Management Association Switzerland (AMAS).

Ulteriori informazioni sulle nostre adesioni e iniziative.

La designazione «ESG» sta per «Environment», «Social» e «Governance» quindi «Ambiente», «Società» e «Gestione aziendale». I criteri ESG sono un concetto efficace per valutare gli aspetti di sostenibilità delle imprese e si sono ormai imposti come uno standard internazionale. Integrando i criteri economici, ecologici e sociali nella nostra filosofia di investimento BCG ci assumiamo la responsabilità e creiamo trasparenza.

Nachhaltigkeit

Per rischi di sostenibilità (rischi ESG) si intendono eventi o condizioni dei tre settori ambiente (Environment), sociale (Social) e buona gestione aziendale (Governance), il cui verificarsi potrebbe effettivamente o potenzialmente avere importanti effetti negativi o positivi sul valore dell’investimento e/o sull’ambiente e sulla società. Questi rischi possono interessare singole aziende, ma anche interi comparti o regioni.

Quali sono gli esempi di rischi di sostenibilità nei tre settori?

  • Ambiente: la rete NGFS (Network for Greening the Financial System) fornisce una definizione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici utilizzando le due classificazioni «rischio fisico» e «rischio transitorio».
    Per rischi fisici si intendono le minacce fisiche, ad es. le condizioni meteorologiche estreme e le relative conseguenze, come piene, siccità, incendi boschivi, innalzamento del livello del mare ecc. Tali eventi possono avere conseguenze dirette sulle imprese (fatturati e utili più bassi) e sulla società (case non più abitabili).
    I rischi transitori descrivono le minacce poste dagli adeguamenti repentini dei settori economici ai cambiamenti climatici. I settori con bilanci delle emissioni di carbonio peggiori sostengono già oggi costi per l’acquisto di certificati di inquinamento o sono assoggettati alle tasse sul CO2. La futura competitività nell’ambito della concorrenza sulla sostenibilità diventerà il criterio centrale di una nuova percezione del rischio. Lo si osserva in tutto il mondo, ad esempio, nel settore dell’energia o in quello automobilistico.

  • Aspetti sociali: in ambito sociale, i rischi possono emergere dal mancato rispetto delle norme del diritto del lavoro o della tutela della salute.

  • Gestione aziendale: i rischi legati alla governance societaria sono, ad esempio, il mancato rispetto dell’adempimento fiscale o la corruzione nelle imprese.

Per la valutazione degli investimenti, l’effetto sulla sostenibilità può essere considerato da due punti di vista diversi: da un lato come effetto degli aspetti della sostenibilità sul progetto di investimento – la prospettiva outside-in – e dall’altro come effetto dell’oggetto di investimento sull’ambiente e sulla società – la prospettiva inside-out. Tale procedura è comunemente nota anche come «doppia materialità».

Un’analisi fondata dei fattori ambientali, sociali e di governance aziendale migliora la gestione del rischio e rappresenta un punto di riferimento per lo sviluppo a lungo termine di un’azienda. Le opportunità della sostenibilità interessano non solo le singole aziende, ma anche interi settori. I megatrend globali, come la tecnologia o il clima e le energie rinnovabili, che rappresentano innovazioni pionieristiche, riguardano addirittura il mondo nel suo insieme. Gli investimenti sostenibili offrono l’occasione di promuovere i cambiamenti positivi. I rischi di sostenibilità offrono quindi agli investitori anche opportunità.

L’aspettativa e la gestione della transizione verso modelli di business più sostenibili sono elementi importanti di cui si tiene conto nelle analisi della BCG, poiché celano rischi e opportunità a breve, medio e lungo termine. I temi legati alla sostenibilità possono derivare in particolare dalle seguenti circostanze:

  • il rallentamento o il rapido declino di modelli e pratiche commerciali storici alla luce delle nuove tendenze dei consumatori e delle sfide ambientali;

  • la necessità di investimenti supplementari a seguito di modifiche normative;

  • il deprezzamento dei valori patrimoniali.

Pertanto la BCG cerca di determinare gli effetti a lungo termine dei rischi di sostenibilità sugli elementi essenziali di ogni investimento (necessità di finanziamento, posizionamento concorrenziale, rischio di insolvenza ecc.). Nell’ambito della politica di investimento, per quanto riguarda l’integrazione dei criteri ESG, la BCG si concentra in particolare sul raggiungimento dei seguenti obiettivi attraverso le analisi fondamentali e la valutazione di temi di sostenibilità:

  • 1. migliore comprensione generale dei rischi per proteggere meglio i portafogli della clientela;

  • 2. migliori processi di valutazione per cogliere le nuove opportunità;

  • 3. evitare investimenti che possono essere gravemente compromessi dalle tendenze summenzionate.

I rating ESG sono assegnati da agenzie di rating ESG come per es. MSCI ESG, Inrate, ISS Oekom o Sustainalytics.

Il rating ESG serve a valutare la resistenza di un’azienda o del portafoglio aggregato di un fondo ai rischi ESG a lungo termine. Le aziende con valutazione elevata vantano una gestione eccellente o in via di miglioramento dei principali rischi ESG. Oltre alle aziende (azioni e obbligazioni quotate), le agenzie di rating ESG valutano anche Paesi, fondi di investimento e ETF. Non vengono valutati gli investimenti alternativi come per es. l’oro e gli immobili.
 
La BCG opera prevalentemente con i dati MSCI ESG. MSCI ESG identifica le società migliori e peggiori di un settore e valuta le aziende su una scala da “AAA a CCC”.

        Scala MSCI ESG

Le aziende con un rating ESG di AAA o AA (leader di settore) vantano una gestione forte e/o migliorata delle questioni ambientali, sociali e di governance rilevanti. Queste aziende sono più resistenti ai rischi latenti derivanti da eventi ESG e di conseguenza tendono a performare meglio. Un rating di A, BBB o BB indica tendenzialmente una gestione media delle questioni ESG. Le aziende con rating ESG di B e CCC (ritardatarie, dette anche laggard) non hanno una gestione adeguata dei rischi ESG cui sono esposte, oppure la loro gestione è in peggioramento.

​La BCG si basa sulle analisi di MSCI ESG-Research, uno dei maggiori fornitori di analisi di sostenibilità e rating ambientale, sociale e di governance (ESG).

MSCI ESG concentra l’attenzione sulle opportunità e sui rischi finanziari-materiali sulla base dei fattori ESG. Offre sul mercato un’ampia offerta di rating ESG di aziende, Stati e fondi.

Componente MSCI ESG Grafik

​Firmando l’accordo di Parigi sul clima, l’Unione europea si è impegnata per uno sviluppo economico e sociale più sostenibile. Uno degli obiettivi è aumentare la trasparenza in relazione ai criteri di sostenibilità e alle opportunità di investimento sostenibile. A tale scopo, alla fine del 2019 è stato pubblicato un regolamento sugli obblighi di divulgazione legati alla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari. Il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) è una pietra miliare per il raggiungimento di questo obiettivo dell’accordo di Parigi sul clima.

Con l’entrata in vigore del regolamento il 10 marzo 2021, gli operatori dei mercati finanziari e i consulenti finanziari nell’UE sono tenuti a osservare regole di trasparenza per l’integrazione nei processi interni dei rischi di sostenibilità e delle conseguenze negative per la sostenibilità, così come per la comunicazione di informazioni sulla sostenibilità dei prodotti finanziari.

In base all’SFDR, in futuro i prodotti finanziari saranno suddivisi in tre categorie:
articolo 6: fondi senza criteri ESG
articolo 8: fondi con caratteristiche ESG
articolo 9: fondi con obiettivi di investimento sostenibili misurabili (Impact fund).

A livello dell’UE, il regolamento interessa i fondi gestiti dalla BCG secondo il diritto lussemburghese. I fondi sono classificati secondo l’articolo 8.

Crescere insieme.